
Il libro del mese: “Intermezzo” di Eleonora Passeri
Intervista all’autrice.
Eleonora Passeri è un’insegnante di Lettere e di Sostegno alla scuola Secondaria di Primo grado dell’Istituto Comprensivo Orvieto Montecchio. Orvietana doc, ha conseguito presso l’Università degli studi di Siena la laurea in Lettere. Dopo il suo romanzo di esordio, “Ascolta musica”, torna in libreria con “Intermezzo” un nuovo romanzo dal respiro intimo e profondo edito da “Il Seme Bianco”
La protagonista è Marta, o semplicemente M, una giovane aspirante autrice teatrale che si ritrova catapultata nella realtà cruda e complessa delle Comunità educative minorili. Qui, in una struttura che ospita un gruppo di ragazzini fuori dal comune, Marta è costretta a riflettere sulle scelte fatte finora, a fare i conti con gli errori commessi in amicizia e in amore. Ma soprattutto, questo incontro ravvicinato con
la fragilità e la resilienza la spinge a riconsiderare il rapporto con suo padre e a interrogarsi sul futuro che l’attende.
Prof.ssa Passeri, questo è il suo secondo libro in uscita…
Sì è il secondo romanzo. Sono molto contenta di essere riuscita a pubblicarlo perché è trascorso un po’ di tempo dall’uscita del primo libro (2019) e perché in parte è in continuità con Ascolta musica.
Tuttavia ho cercato di fare un modo che Intermezzo avesse vita propria. Sicuramente è l’altra faccia di una stessa medaglia, ma segue una linea narrativa più lineare rispetto al mio primo romanzo, dove la narrazione era spesso interrotta da micro storie, che forse spezzavano la narrazione stessa, rendendo il testo un po’ un “sali e scendi”. Ora queste micro storie non ci sono, forse una, ed è importante e funzionale a tutta la narrazione.
Vuole raccontarci brevemente di cosa parla Intermezzo?
Il romanzo segue la stessa protagonista del mio primo libro, ma ora ne conosciamo il nome! Marta è chiamata ad affrontare un altro step, uno stage in una comunita’ educativa per minori. Da questa esperienza dovrà ricavare un saggio da portare al vaglio di una commissione giudicatrice per poter entrare a far parte della compagnia teatrale dell’università. Questa è in linea di massima la trama portante, ma, chi mi conosce sa all’interno del romanzo c’è tutto un flusso, che arriva da “Ascolta musica” e che rimanda a tematiche esistenziali, tra tutte l’esperienza umana, senza tralasciare la disamina del tempo, e poi una riflessione sulla parola, sulla comunicazione. Ecco mi piace pensare che il racconto è solo la chiave di accesso per entrare in quello che è veramente Intermezzo, quel tempo che nessuno considera ma che invece è di vitale importanza.
Perché il titolo” Intermezzo”?
Intermezzo sta sia per continuità con Ascolta musica, intermezzo nel senso di un intermezzo musicale, ma soprattutto perché l’intermezzo deve essere inteso come quel lasso temporale fondamentale che ognuno di noi vive prima di raggiungere un obiettivo o un traguardo; è una valorizzazione del tempo che si vive. il tempo che non torna più e non ha prezzo; il tempo che se ben speso può regalarci gioia e gratitudine.
C’è qualcosa che riguarda lei in questo romanzo?
Si scrive sempre o quasi sempre di cose che uno sa, cose vissute in prima persona o vissute indirettamente, si anche in questo secondo romanzo ci sono esperienze che ho vissuto ma ci sono cose totalmente inventate.
Spesso mi viene chiesto: “ma la protagonista sei tu?” Il romanzo è scritto in prima persona, ne sono l’autore e ho messo qualcosina di me nei vari personaggi, non per forza nella protagonista…