Liceali, una domanda per voi: sapete da chi prende il nome il nostro liceo?
Come potete notare già guardando la placca all’ingresso dell’Istituto la nostra scuola si chiama “Liceo Majorana” in onore del fisico Ettore Majorana.
Probabilmente pochi di voi conoscono davvero chi fosse e quali contributi abbia dato alla scienza. Per questo voglio raccontarvi, in breve, la sua storia.
Ettore Majorana nacque a Catania nel 1906, in una famiglia colta e benestante. Fin da giovane mostrò un’intelligenza straordinaria e un talento eccezionale per la matematica. Cominciò a studiare ingegneria a Roma, ma poco dopo si trasferì al corso di Fisica, attratto dal gruppo di ricerca guidato da Enrico Fermi, i celebri “ragazzi di via Panisperna”.
Majorana lavorò su temi fondamentali della fisica teorica, in particolare la struttura dell’atomo e la meccanica quantistica.
Fu uno dei primi a capire la complessità della teoria del neutrone, poco dopo la scoperta di Chadwick (1932).
Nel 1937 pubblicò un articolo rivoluzionario in cui propose la particella di Majorana, ovvero un fermione che è la propria antiparticella — una delle idee più profonde e attuali della fisica moderna.
Vinse una cattedra di fisica teorica all’Università di Napoli nel 1937 “per chiara fama” (cioè senza concorso perché considerato un genio puro). Qui lavorò anche come professore, dove tenne poche ma intensissime lezioni, in cui gli studenti lo ricordano come un insegnante brillante ma difficile da seguire. Nel marzo 1938, Majorana scomparve misteriosamente durante un viaggio in nave da Napoli a Palermo. Da quel momento non fu mai più ritrovato. E così la vita di Majorana rimane avvolta nel mistero
Molti ritengono che Majorana si sia gettato in mare durante il viaggio; altri pensano che possa essersi rifugiato in un convento o addirittura essere emigrato in Sud America per vivere nell’anonimato. C’è infine chi ipotizza un coinvolgimento in ricerche riservate o un allontanamento forzato.
La storia di Ettore Majorana non è soltanto quella di un fisico straordinario, ma anche il racconto di un uomo enigmatico che continua ancora oggi ad affascinare scienziati e studenti di tutto il mondo. Le sue idee hanno anticipato concetti modernissimi e la sua scomparsa rimane uno dei più grandi misteri della scienza del Novecento.
Ricordare Majorana significa riconoscere il valore della curiosità, dell’ingegno e del coraggio intellettuale. È per questo che il nostro liceo porta il suo nome: per ricordarci ogni giorno che la conoscenza è un viaggio profondo, a volte oscuro, ma sempre straordinario.
